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Pronto mamma? La prima telefonata
Che strano sentire la voce del proprio figlio al telefono la prima volta. La prima volta che almeno parla, parla e parla attaccato al microfono dello smartphone del padre. “Mamma, siamo all zoo con tutti gli animali. Ma mica quello dei Lego che abbiamo a casa. Ci sono i leoni, i rinoceronti…” E’ bello avere un figlio che parla.
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Il cane
La piccola famiglia va al parco. Mamma al piccolo: “Guarda, un cane!” Papà : “der Hund!” Il piccolo: “de do! de do!” (the dog! the dog!)
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Le prime parole di un bambino trilingue
Secondo la grande guida dei Toddler L. dovrebbe dire almeno 3 parole, mentre potrebbe pronunciarne addirittura fino a 50, singolarmente. Secondo il manuale delle famiglie bilingue invece non c’è da aspettarsi ancora niente, i bambini bilingue cominciano a parlare più tardi, mentre capiscono tutto. Figuriamoci un trilingue. Sarà che ormai si passa tanto tempo insieme giocando, sarà che ci si capisce con gli sguardi e gli abbracci, ma la voglia di comunicare con lui è tanta, di interagire anche con le parole. Per rispondere al titolo di questo post, no, le prime parole di un bimbo trilingue non sono mamma, papà o pappa. E’ una lallazione che mescola le tre lingue, in questo caso italiano, tedesco e inglese.…
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Good or bad weather is a state of mind.
Da oggi siamo pronti ad andare a giocare al parco con qualsiasi condizione meteorologica (acquisto Amazon appena consegnato). Childrens waterproof clothing and rainwear designed by PlayTogs UK. (Ho appena scoperto che ci sono siti web irlandesi dedicati a questo tipo di abbagliamento: www.rainbusters.ie e www.puddleducks.ie)
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L’ubiquità , lo scrapbook e la privacy
Sabato sera sarò in Italia in ben 2 posti diversi:a Tarquinia e a Bologna, alla GGD. Nel primo caso ci sarò fisicamente, a Bologna una comparsata video. Le ragazze mi hanno invitata come speaker. Non potevo dire di no, partecipare a una GGD un po’ mi manca. La mia presentazione avrà come titolo “Lo scrapbook è mio e me lo gestisco io†e mi confronterà con il tema della condivisione di informazione e la privacy. In altre parole? Come sopravvivere alla richiesta di invio o pubblicazione di foto e notizie da parte di famigliari e amici dopo l’arrivo del pupo. Senza scordare le future considerazioni del diretto interessato. Venerdì 21…
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Paese che vai usanza che trovi #4: lo svezzamento (the weaning)
Domani inizia lo svezzamento del piccolo erede. Mi son documentata chiedendo a nurse irlandesi, pediatri italiani, mamme irlandesi, manuali inglesi, guide statunitensi. Ho comprato pure il libro della Annabel Karmel, un mito da queste parti. Ecco il sunto, svezzamento prima settimana, si inizia in entrambi i casi sostituendo il pranzo di mezzogiorno. Gli irlandesi fanno così (simile al metodo inglese): si introduce un cibo alla volta, quindi: – giorni 1 e 2: 3 – 4 cucchiai crema di riso (preparata con latte) + breast o bottle – giorni 3 e 4: purè di patate o carote + breast o bottle – giorno 5: purè di pera e baby rice +…
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Superare se stessi
Aver paura di volare e dover intrattenere un pupo per 2 ore perchè non ne vuol sapere di dormire
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Lalui, Gina, l’iphone e il Breast feeding support
Oggi grande smacco. Cose che quando accadono ci rimani davvero male. Bene, mi alzo tutta contenta perché finalmente ho dormito 8 ore filate, cosa che non accadeva da almeno un anno. Porto il piccolo al Brest feeding support qui vicino, così lo peso, vedo quant’è cresciuto e faccio due chiacchiere con le altre mamme. Rincontro Gina, canadese di origini portoghesi, col suo pupo. Una con un nome così simile al mio fai fatica a dimenticarla. Gina dopo poco inizia ad allattare il mocciosetto e vedo che smanetta con l’iPhone. “No, dai, non starà mandando un SMS sul mentre che si appresta ad iniziare la poppata”- penso io. E nell’istante seguente…
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Nursing station al centro commerciale: atti di (in)civiltà
Oggi sono transitata nei pressi di un centro commerciale a Brescia città , di recente apertura. Con sommo stupore ho scovato una stazione per l’allattamento dei bebè, tra il bagno degli uomini, delle donne, dei disabili, dei bambini ecco spuntare questa utilissima oasi, mai vista prima. Peccato che gli adolescenti locali abbiamo appestato i muri peggio dei bagno della stazione centrale. E pare che le comode poltrone giustamente in un angolo appartato siano utilizzate per pomiciare – il centro commerciale è aperto fino alle 22. Speriamo si ravvedano questi giovincelli.
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Paese che vai usanza che trovi #3: il Baby song (o Clap Handies, Nursery Rhymes)
La prima mamma che ho incontrato qui a Dublino mi ha suggerito una serie di attività da fare con il pupo, sì un pupo piccolo di 2 mesi. Dice che non lo fai tanto per il pupo, ma per incontrare altre mamme, nella tua stessa situazione, appena arrivate in città , senza nessuna rete sociale a cui fare affidamento. A me hanno fatto un po’ pressione prima di partire, non ti isolare, chiama se ti senti in difficoltà , attenta che ti vien la depressione. E così oggi siamo andati a provare il baby song. Confesso che appena me ne parlò Davinia ho sgranato gli occhi. “Non ho nessuna intenzione di cantare…