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Tu chiamala se vuoi omocodia
No, non è una malattia. L’omocodia è quella cosa che capita quando hai la sfortuna di nascere lo stesso giorno dello stesso anno nella stessa città di un tuo omonimo che ha un cognome con le stesse consonanti del tuo. E quindi vi ritrovate con lo stesso codice fiscale. Fino a quando l’agenzia delle entrate non se ne accorge. E’ capitato al nostro terzo figlio, gemello numero due. E allora vi chiama, voi o un vostro genitore, per assegnarvi un codice fiscale orribile, che faticherete a tenere a mente, perché praticamente è una sequenza random di numeri, tranne le prime tre lettere. Rettifico, come dice wikipedia cambiano solo le ultime lettere/cifre.…
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Le donna, la rete e il tempo che si sembra fermato
Mercoledì è stata per me una giornata fuori dalla solita routine. Ero a Milano per un convegno e ne ho approfittato per rivedere amici che erano in zona, alcuni anche per caso. La sera al rientro ho trovato questo tweet di @gluca continuo a stupirmi di come attraverso questa cosa, ci si rivede dopo due anni e sembra che siano passati due giorni. cc @lalui — Gianluca Diegoli (@gluca) February 20, 2013 In effetti erano più di due anni che non ci si vedeva, ma mica ci avevo fatto caso. Poi ho ripensato agli altri incontri, la mattina al convegno c’era Paola che non vedevo da 4 anni. A pranzo mi sono vista con…
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L’era delle feste di compleanno allargate, o meglio delle assemblee plenarie
Questa settimana ho trovato nella casella della posta di primogenito alla scuola ben due inviti a feste di compleanno. Si svolgono nel giro di cinque giorni. La cosa straordinaria per me è che non solo è stata invitata tutta la classe, ma la scuola intera! Ok sono in tutto 50 bambini. E ovviamente io questi due bambini non so chi siano. Così queste mattina mi aggiravo tra un lombrico di cartone e un tunnel a cercare Martina e Marco. La bidella che ha colto nel segno mi ha avvicinata: “Venga da me domattina che glieli faccio conoscere io”. Alla domanda “Ma sabato preferisci andare alla festa di compleanno o stare col papà e…
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Giochi di parole
Tra un divano, una partita a Lego e una sfornata di muffin ci divertiamo così, con i giochi di parole. Pare che ai 3enni facciano tanto ridere.
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“You’re doing a great job”. Ricordando Hellen
Leggendo questo articolo mi è venuta in mente la nurse Hellen di Dublino che con il suo sorriso e i suoi incoraggiamenti mi ha sostenuto nei momenti più buoi. It’s an amazing and exciting time to have a baby right now, but always keep in mind, no one has ever done it like this before — you are pioneers that have to machete through the new terrain. Chin up. Hang in there. And remember, you’re doing a great job. via Amy Morrison: Why You’re Never Failing as a Mother.
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Bianco
àˆ come se tutto là fuori pian piano sparisse.
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Crisi dei sette anni
Qualcuno mi avvisa sette anni fa smanettavo per metter su casa: questa. Il nostro legame è così forte che non conosce crisi 🙂
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Consolidamento di una madre
Oggi C e F hanno compiuto 11 mesi! Per la prima volta si son fatti male seriamente, nel senso che grondava sangue dal labbro di F. dopo che aveva sbattuto la faccia contro uno spigolo. Poche ore dopo faceva il suo primo passo da solo: da divano verso di me! Poi sono andata al primo colloquio con le maestre a scuola. Ovviamente il primogenito è tanto bravo quanto indipendente e disciplinato. Peccato che a casa non conceda repliche 🙂
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Cosa sono queste girl geek? Intervista a Kitchen su Radio Rai 8
Ieri è andata in onda una mia intervista su Rai WR8, una delle tre Web Radio della Rai, quella dedicata a giovani e Internet. A contattarmi è stata la conduttrice, Sara, con cui ho fatto una bella chiacchierata.La trasmissione si chiama Kitchen. Kitchen è lo spazio che WR8 dedica a chi non riesce a staccarsi dal computer neanche durante la pausa pranzo. Una cucina immaginaria dove gli ospiti entrano, si siedono e chiacchierano con la massima naturalezza. Grazie a Sara di RaiWR8 per l’intervista e la bella chiacchierata. Davvero brava. Ps. Inizio a parlare al minuto 03:55, stupendi anche il pezzo iniziale e gli stacchetti musicali. Ps2. Per la prima volta ho sentito una leggera cadenza…
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La frigo App, il Family Planner definitivo
Gestire una famiglia è facile certo, non c’è bisogno di mille app e dell’Internet, ce l’hanno fatta le nostre madri senza. Ma io son stata web project manager troppo a lungo per lasciare tutto allo stato verba volant, io preferisco lo scripta manent. Soprattutto se a occupassi delle varie attività non si è da sole, c’è il marito, padre, il nonno, la tata, la donna delle pulizie. Soprattutto se amate delegare. Se a fatica ho convinto il marito a dare un’occhiata ogni tanto al Google calendar condiviso, a Evernote, all’Intranet – devo dire che non è stato un gran successo per quanto viva di digitale – è difficile poter coinvolgere persone che…