
Il gate degli oggetti smarriti
Ho sempre amato i cappelli, ma non li ho mai portati. Poco pratici per me, rischio sempre di dimenticarli da qualche parte.
Ma qui a Dublino ne avevo proprio bisogno, soprattutto per ripararmi dalla pioggerella che ogni tanto scende improvvisa.
Così ho trovato questo nella foto, nero di lana, largo, chic al punto giusto. E morbido, in modo da poter essere messo in tasca all’occorrenza.
Così pensavo, perché ieri l’ho perso per la seconda volta. E ritrovato per la seconda volta. Ero quasi sicura di ritrovarlo, perché qui è usanza. Usanza raccogliere e appendere cappelli, guanti e sciarpe persi, soprattutto da bambini, ai punzoni del cancello della casa affianco.
Così oggi ho ripercorso la strada di ieri, raggiunto il punto dove credevo di averlo perso, e lui era lì ad aspettarmi, inzuppato dalla pioggia.


