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Halloween in Dublin
Oggi la città sembrava impazzita. Oltre alla lunghissima coda fuori un negozio di parrucche e scherzi, non c’era una commessa vestita normale. Direi qualcosa di più di un carnevale all’italiana. Da Eddy Rocket :”Leaving the dream”. C’era scritto sulla maglietta del lavapiatti, che aveva tatuato tra l’altro un codice a barre sul collo. Anche al crèche che frequenta L. hanno festeggiato. Quando sono andata a prenderlo in settimana l’ho trovato vestito da cavaliere, sembrava quasi un lottatore di sumo, talmente gli stava grande il vestito. Sembrava divertito dall’atmosfera. Menomale perchè io mi son sentita un po’ a disagio.
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Dublin Food Co-op, a true food democracy in the heart of the city
Abitare a Dublino centro e avere la possibilità di fare la spesa in qualcosa di diverso di un piccolo supermercato – Tesco o un Superquinn – è praticamente impossibile. Oltre la poca qualità , i prezzi alti c’è anche la scarsa possibilità di scelta. E così mi sono messa in cerca di Organic Food Market o Farmer market. Oltre a quello del sabato in Temple Bar, vicino a casa ho trovato quello di Ranelagh, anche se piccolo, o Howth, molto più lontano ma con la possibilità di fare la spesa di pesce lungo il porto. Lo scorso sabato ho voluto provarne uno nuovo, un po’ lontano da casa: il Dublin Food…
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Come nei film: ballo dei debuttanti
Ingresso in gran stile al ballo dei debuttanti al college vicino casa. Alle 18.15 c’è già qualcuno ubriaco e ragazze che manco alla prima della Scala. Ovviamente senza pelliccia a spalle nude nonostante il freddo. http://www.stconleths.ie/
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Good or bad weather is a state of mind.
Da oggi siamo pronti ad andare a giocare al parco con qualsiasi condizione meteorologica (acquisto Amazon appena consegnato). Childrens waterproof clothing and rainwear designed by PlayTogs UK. (Ho appena scoperto che ci sono siti web irlandesi dedicati a questo tipo di abbagliamento: www.rainbusters.ie e www.puddleducks.ie)
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Back to school
Ritrovarsi dopo anni sui banchi di scuola a Dublino era una cosa che nemmeno mi era mai capitata di sognare. Tantomeno per studiare il tedesco. Stasera ho raggiunto i miei compagni di classe al Goethe-Institut (di cui da stasera sono ufficialmente sindaco) dopo 2 lezioni ono-to-one full immersion per recuperare le lezioni perse. Tre ore intense ma divertenti, interrotte dal classico intervallo di 15 minuti, nei quali si chiacchiera, si beve in caffè alla Caffetteria e si fuma la sigaretta. C’è una differenza però dai tempi del liceo: i miei vicini, un francese, un cinese, uno spagnolo e un irlandese, prendevano appunti nelle loro lingue di origine. Impossibile copiare quindi!
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We don’t need no education
Notare la divisa nera. Gruppo di ragazze in uscita mattutina dalla scuola, probabilmente un college femminile in zona.
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Doppio Arcobaleno a Ballsbridge