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Come sopravvivere al Natale in ufficio.

nonna Papera

Qui è usanza. Già . L’ho scoperto l’anno scorso.
E mi sono trovata impreparatissima. La scrivania piena di pacchettini. E io nulla. Mani vuote.

Di cosa parlo? Dello scambio di regalini, pensierini, doni, omaggi, presenti.
Quella cosa che rende felici sciami di colleghe, e che lascia allibiti i colleghi maschi.

Essere originali, spendere poco, regalare qualcosa di utile non è sempre semplice.
In queste occasioni io me la cavo sempre così: mi affido al bricolage, al diario di nonna Papera, al manuale delle Giovani Marmotte. Faccio da me insomma.

Qui ci sono 50 idee per regali fatti in casa.

PS. Poi diciamolo dai, io avevo anceh pensato di rimpacchettare quelli ricevuti dall’anno scorso e mai usati, e fare un giftcrossing. 🙂

Web strategist, occasional expat, tamer of paleontologists, astronauts and lego builders, you can find me near a vineyard - Cofounder at http://www.girlgeeklife.com

3 commenti

  • lapaoly

    Noi ci avevamo questa abitudine fino a qualche anno fa, poi ci siamo guardati, parlati, ed abbiamo escogitato questo: ognuno doveva fare solo 1 regalo ad un collega, estratto a sorte da un’urna. Così si evitava lo stress di andare a cercare qualcosa per tutti, si risparmiava, e tutti ricevevano lo stesso un pensierino.
    Poi dopo qualche anno abbiamo smesso anche con questo ed ora ci facciamo solo gli auguri. 😛

  • lalui

    @ lapaoly: bravissimi!
    Ti dico solo che oggi è arrivato il primo: un mini baloon trasparente con l’immagine di babbo natale e dentro una dose da 30 ml di sapone.
    Sono arrivata tardi

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